Le attività proposte dal Centro Diurno “Il Nido delle Rondini” hanno come obiettivo specifico sia quello di sostenere i propri ospiti nel percorso di cambiamento sul piano psicologico, nutrizinale, relazionale e corporeo, sia quello di facilitare il loro reinserimento in nuovi contesti sociali, scolastici e lavorativi al fine di garantire il mantenimento nel tempo dei risultati raggiunti.
A tale riguardo alcune attivita’ sono pensate e realizzate in rete con i servizi sociali territoriali.
MODALITA’ DI ACCESSO
Il Centro Diurno “Il Nido delle Rondini” dispone di 12 posti in regime semi-residenziale.
L’opportunità di accesso ai percorsi di riabilitazione psiconutrizionale è stabilita dall’équipe a seguito di una prima visita multidisciplinare presso la struttura.
La richiesta di valutazione può essere effettuata dal paziente, dai suoi familiari, dal medico curante o dai servizi territoriali di competenza.
Nel caso in cui il paziente risieda al di fuori del territorio della Azienda USL Umbria 1, l’accesso alla struttura può avvenire solo previa autorizzazione della ASL di competenza.
Per prenotare la visita è necessario contattare telefonicamente il Centro ai seguenti numeri:
075/ 8858324 o 075/ 8858320
Per effettuare la visita è necessario presentare una impegnativa medica con la dicitura VISITA DI ACCESSO DCA che deve essere stata previamente pagata e vidimata presso una cassa CUP della Azienda USL Umbria 1.
I requisiti fondamentali per la presa in carico dei pazienti sono:
- motivazione al trattamento,
- condivisione e rispetto del contratto terapeutico,
- assenza di altre dipendenze in atto (Droga o Alcool),
- partecipazione dell’intera famiglia al percorso riabilitativo.
Questa ultima condizione è da considerarsi decisiva e indispensabile sia per il raggiungimento dei risultati attesi, sia per il loro mantenimento nel tempo.
ATTIVITA’
Le attività proposte dal Centro Diurno “Il Nido delle Rondini” hanno come obiettivo specifico sia quello di sostenere i propri ospiti nel percorso di cambiamento sul piano psicologico, nutrizinale, relazionale e corporeo, sia quello di facilitare il loro reinserimento in nuovi contesti sociali, scolastici e lavorativi al fine di garantire il mantenimento nel tempo dei risultati raggiunti.
A tale riguardo alcune attività sono pensate e realizzate in rete con i servizi sociali territoriali.
Terapia nutrizionale
E’ proposta e realizzata con l’obiettivo di sostenere la persona nella ricerca della propria autonomia nutrizionale. Attraverso i colloqui individuali, gli incontri di gruppo con la dietista e i pasti assistiti ogni paziente apprende come pianificare il proprio percorso alimentare, imparando sia a valutare quantità, qualità e opportunità delle scelte effettuate per ogni pasto, sia a migliorare il modo di rapportarsi in generale ad esso (tempo dedicato, frequenza dei pasti, organizzazione degli spazi, eliminazione di distazioni esterne o fonti di stress). Questo consente al paziente di affrontare e ridiscutere i propri timori e di esporsi gradualmente a situazioni e cibi fobici, in un contesto protettivo che lo renda consapevole delle difficoltà incontrate e gli consenta di sentirsi responsabile nel proprio percorso di cura.
Trattamento di familiarizzazione con il cibo (TFC)
E’ una modalità di intervento esperienziale attraverso la quale il paziente viene guidato da un’equipe interdisciplinare in attività laboratoriali specifiche e in attività esterne che gli consentano di accostarsi in modo nuovo al cibo e all’alimentazione. La riscoperta degli ododri e dei sapori, la possibilità di manipolare e di creare, il modo nuovo di percepire, di sentire e di sperimentare il piacere del cibo divengono gli elementi centrali di un percorso volto al recupero dell’autonomia nutrizionale e al superamento delle paure e dei tabù alimentari.
Gruppi nutrizionali e Colloqui nutrizionali individuali
I gruppi hanno l’obiettivo di creare uno spazio di informazione, di condivisione e di confronto comune che favorisca lo sviluppo dell’ autonomia e l’acquisizione di nuove abilità.
I colloqui individuali invece garantiscono la presenza di uno spazio privato nel quale il paziente può affrontare le proprie specifiche difficoltà e riflettere in un tempo proprio su quanto emerso nelle attività di gruppo.
Gruppi psicologici e Colloqui psicologici individuali
Nei gruppi psicologici la forza del gruppo è utilizzata per aiutare ogni paziente a scendere nelle sue profondità esistenziali e a rintracciare i significati della sofferenza espressa dal sintomo. I partecipanti fungono da specchio reciproco dei dubbi, delle incertezze e delle esperienze di vita e la dinamica gruppale diviene mappa per la lettura della dimensione individuale.
I colloqui individuali hanno lo scopo di offrire un sostegno alla ricerca interiore di ogni paziente, ricerca che deve essere continuata anche dopo le dimissioni dal Centro.
Gruppi motivazionali
Hanno lo scopo di aiutare i pazienti a comprendere e mantenere nel tempo la propria motivazione al trattamento, di guidarli nell’esplorazione e nell’accrescimento dell’autostima e di accompagnarli nell’acquisizione di nuove abilità comunicative e relazionali.
Gruppi educazionali
Sono diversificati per contenuti e modalità di approccio. Offrono degli spunti di riflessione su tematiche centrali per la crescita individuale e il superamento dei blocchi emotivi legati al sintomo.
Gruppi di Rilassamento
Hanno lo scopo di aumentare la consapevoelzza dell’individuo del suo essere nel momento presente, favorendo la riduzione dello stress e dell’ansia.
Counseling filosofico
Danza-movimento-terapia
Terapia dello specchio
Taij Quan
Videoconfrontation
La videoconfrontation è una tecnica che, attraverso l’utilizzo del mezzo video sia come oggetto fruito (video realizzato dal terapeuta di cui il paziente è attore), che come prodotto realizzato direttamente dal paziente (che propone tramite di esso il proprio punto di vista sul mondo), si offre come strumento di re-visione dell’individuo sul versante nucleare, corporeo e relazionale.
In concreto il paziente è invitato a dialogare con la propria immagine rimandata da un televisore acquisendo, nel confronto diretto o differito con essa, la consapevolezza reale del suo mostrarsi.
L’obiettivo è di far sperimentare ai partecipanti un’esperienza positiva in cui l’attenzione specifica e la sollecitudine verso il vissuto emotivo di sofferenza e frammentazione possano riparare la relazione deficitaria madre-bambino e ristrutturare il senso del Sé.
Attraverso un processo di ricostruzione narrativa, l’esperienza di vita del paziente è rintracciata e riscoperta attraverso i segni iscritti nel corpo.
Il video permette di avere a disposizione un’immagine riproducibile, manipolabile, fruibile sia nell’immediato che in modo differito rispetto alla sua realizzazione, in grado di focalizzare il particolare così come il quadro di insieme e capace di restituire un’immagine svincolata dalla sensazione propriocettiva del movimento che l’ha prodotta. Quando ci si guarda allo specchio questo non è possibile, io posso rivedere la mia immagine solo contingentemente al gesto che la produce e alla sensazione fisica che accompagna quel gesto. Cessato il gesto cessa la possibilità di rivedere l’immagine. L’immagine resta quindi solidamente ancorata alla sensazione corporea che priva l’individuo della distanza relazionale necessaria per metariflettere su di essa. La videoconfrontation invece favorisce una disidentificazione dall’immagine, obbligando l’individuo a rivalutare se stesso.
Secondo Galimberti la malattia destruttura il rapporto originario tra il corpo e il mondo, facendo del corpo non più un veicolo di espressione ma un ostacolo da superare per riuscire ad essere nel mondo stesso.
Il video può aiutare in questo percorso di interiorizzazione restituendo il dato concreto di un corpo visibile, stabile, sempre accessibile e identico a se stesso in ogni momento e in ogni luogo filmico, ma anche mutevole nella interpretazione delle sue espressioni e nella scoperta dei suo significati, corpo al quale la rivalutazione narrativa e l’immaginazione restituisce leggerezza creativa oltre che costanza.
Il video permette al paziente di accostarsi alle proprie dinamiche narcisistiche sane e costruttive, in un quadro di generale rivalutazione del Sé, facilitando il confronto con immagini interne ignote o inaccessibili all’esperienza. Il suo utilizzo, individuale o di gruppo, permette il confronto con la prospettiva sociale e il recupero di una nuova narrazione della propria corporeità, che rende il corpo stesso accettabile nel proprio realismo. Il risultato è la possibilità di allontanare da sé la minaccia del rifiuto e della svalorizzazione vissuta come intollerabile e per questo proiettata sul corpo.
Gruppi di espressività artistica e creativi
La creatività è un fattore fondamentale in ogni processo di cura perchè permette di cambiare il punto di vista, di immaginare, di creare e di dare forma alla propria fantasia. Il gioco e l’assurdo aprono il campo al possibile e al pensabile, rendendo sperimentabile come ciò che si ritiene impossibile, sia realizzabile.
Attività di reinserimento sociale
Il Centro Diurno lavora in rete con i servizi sociali territoriali che insisitono sul territorio dell’Azienda USL Umbria 1 per sostenere l’integrazione dei propri ospiti sul piano relazionale, scolastico e lavorativo. La riduzione dell’isolamento sociale e la modificazione dello stress di contesto sono fattori fondamentali sia per il raggiungimento degli obiettivi di salute del paziente, sia per la loro durata nel tempo.
Incontri con i familiari
Il coinvolgimento della famiglia è indispensabile per la comprensione e il superamento del disagio alimentare. La famiglia è la prima rete relazionale ed il primo contesto di riferimento per ogni individuo. E’ l’insieme di legami affettivi che sostiene e che motiva, è la base sicura da cui ogni paziente parte e alla quale ritorna per ritrovare equilibrio e serenità, ma è anche il luogo nel quale lo stress di questo difficile compito raggiunge livelli di tensione talvolta insostenibili, lasciando i suoi compotenti svuotati ed impotenti, convinti che nulla sia ulteriormente possibile per sconfiggere il male. Per questo è fondamentale che anche i familiari ritrovino uno spazio di sostegno e di ascolto, un luogo nel quale incontrarsi e avere la possibilità di condividere emozioni, esperienze e informazioni, sostenuti da esperti che siano in grado di guidare e di accogliere. Per non tralasciare questo nodo importante della cura il Centro Diurno “Il Nido delle Rondini” aderisce agli incontri per i familiari che si svolgono tutti i sabato mattina, alle ore 11.00 presso la Residenza Palazzo Francisci di Todi (Via Cesia 65).
La partecipazione agli incontri è richiesta a tutti i genitori o i familiari direttamente coinvolti con i pazienti che seguono il percorso del Centro.
Il trattamento può essere proposto nel caso in cui i pazienti non abbiano tratto giovamento da precedenti percorsi ambulatoriali o siano alla fine di un percorso residenziale.
L’ EQUIPE TERAPEUTICA
Il Centro Diurno Il Nido delle Rondini si dota di un’équipe terapeutica interdisciplinare composta da:
- 1 Medico Psichiatra
- 1 Infermiera Coordinatrice
- 1 Infermiera
- 2 Dietiste
- 3 Psicologhe
- 2 Consulenti Filosofiche
- 1 Operatore socio-sanitario
- 1 Danzaterapeuta
- 1 Istruttore di Taiji Quan
- 1 Responsabile Amministrativo
- Personale per le pulizie
- Volontari Associazione “Mi Fido di Te”
- Tirocinanti
Dr.ssa Laura Dalla Ragione
Medico Psichiara
Azienda USL Umbria 1
Responsabile del Servizio
Sig.ra Nadia Margaritelli
Infermiera
Azienda USL Umbria 1
Coordinatrice Centro Diurno
Dr.ssa Paola Bianchini
Consulente Filosofica
Università degli Studi di Perugia
Fac. Lettere e Filosofia
Dr.ssa Chiara De Santis
Consulente Filosofica
Dr.ssa Natascia Capitini
Dietista
Azienda USL Umbria 1
Dr.ssa Sara Calandro
Dietista
Responsabile Ambulatorio
Azienda USL Umbria 1
Dr.ssa Cristiana Pettinelli
Psicologa
ETAB
Dr.ssa Bianca Maria Rinaldo
Psicologa Psicoterapeuta Familiare
Coop. Soc. Polis
Dr.ssa Raffaella Fasoli
Educatrice
Danza-movimento-terapeuta
Coop. Soc. Polis
Sig.ra Lidia Baccarelli
Referente Amministrativo
Azienda USL Umbria 1
Contatti
Centro Diurno DCA “Il Nido delle Rondini”
Ex-Ospedale di Todi, II piano
Via G. Matteotti 123 06059 Todi (Pg)
Tel. 075 88 58 320 /075 88 58 324
Fax. 075 88 58 204
Orari di apertura:
dal Lunedì al Venerdì
ore 09.00-17.00
Responsabile: Dr.ssa Laura Dalla Ragione